Siamo un Piccolo Gruppo Educativo, che affianca i Nidi Famiglia “Scarabocchiando” presenti nella regione Emilia Romagna. Vogliamo parlarvi di un’attività ben conosciuta dagli educatori, ma fondamentale nel sostenere la crescita dei bambini: il gioco euristico, nella sua variante del Cestino dei Tesori e dell’Isola dei Tesori.
Il gioco euristico è stato formalizzato da Elinor Goldschmied (1996) con l’obiettivo di “scoprire e comprendere”, attraverso la libera sperimentazione, una ampia varietà di oggetti di uso comune e di fattura naturale, che le educatrici propongono ai bimbi in varie sessioni laboratoriali. I piccoli sono liberi di usare tutti i sensi: di osservare, manipolare, gustare, odorare. Le educatrici non intervengono attivamente pur rimanendo in attenta osservazione. Il gioco è dedicato sia ai bambini più piccoli, purché in possesso della postura seduta, nella variante Cestino dei Tesori, sia a quelli più grandi in continuo movimento, nella variante Isole dei Tesori.
Nel gioco euristico le modalità di rapportarsi agli oggetti in modo autonomo sono dipendenti dallo sviluppo individuale di ogni bimbo, perciò si può parlare di fasi. Osservando i piccoli si colgono molti aspetti del loro sviluppo, quando per esempio compiono azioni, quali spostare oggetti, riempire o svuotare contenitori, fare pile, sovrapporre, infilare, rotolare, discriminare, scegliere, ecc. Questo tipo di gioco non si limita a una mera esplorazione sensoriale, ma rappresenta un vero e proprio allenamento in autonomia delle capacità cognitive proprie del bimbo. Questo vale sia per i piccolissimi, che da seduti interagiscono con i materiali proposti attraverso il “Cestino dei Tesori”, sia per i bambini che già camminano, per i quali l’interazione con i materiali delle Isole dei Tesori offre l’opportunità di apprendere nuove capacità di concentrazione. Nell’ultima fase di sessione del gioco euristico, l’educatrice diventa attiva facendosi consegnare gli oggetti, attraverso la verbalizzazione di stimoli: grazie alle indicazioni che offre, ben presto i bimbi comprenderanno la categorizzazione degli oggetti e la loro localizzazione nel riordino. Il laboratorio è proposto una volta a settimana, una volta terminati tutti gli inserimenti. I bambini rispondono sempre con interesse e partecipazione.
Il Cestino dei Tesori (8-15 mesi)
Questa prima variante del Gioco Euristico è proposta a bambini non deambulanti attraverso l’offerta di materiali riposti all’interno di un largo cestino a loro vicino. L’educatrice rimane accanto ai bambini senza intervenire, né spiegare, ma fornendo una piacevole compagnia sempre disponibile a invogliare il proseguimento dell’attività con il suo sorriso. La sessione del “Cestino dei Tesori” ha la durata di 30 minuti di cui gli ultimi 10-15 minuti dedicati al riordino.
Le Isole dei Tesori (18-24 mesi)
La fase successiva del Gioco Euristico richiede la capacità di spostarsi nello spazio. Si propongono oggetti di varia fattura e di materiale naturale sparsi per la stanza e posizionati a fianco di grossi barattoli denominati “Isole dei Tesori”, in numero pari almeno ai bambini coinvolti. L’educatrice rimane sempre seduta in osservazione e controlla lo stato dei materiali senza interagire attivamente, se non per motivare al proseguo dell’attività. La sessione ha la durata di un’ora di cui gli ultimi 15 minuti di riordino (con la modalità di verbalizzazione sopra indicata).
Materiali
I materiali proposti hanno la finalità di destare il massimo interesse dei bimbi attraverso il tatto, l’udito, la vista, l’olfatto, il gusto. E’ di norma evitato il materiale in plastica.
Esempi di alcuni materiali utilizzati: pigne, ciottoli di fiume, conchiglie, castagne, noci, piume, tappi grandi di sughero, spugne, limoni o altri agrumi essiccati, mele, gomitoli di lana, calzascarpe in osso, pezzi di stoffa, spazzolino da denti, spazzola lucida scarpe, maniglie di vecchie borse, anelli per le tende, borsette, palla da tennis, bambole di stoffa, sacchettini di tessuto ben sigillati con dentro erbe profumate (chiodi di garofano, lavanda, rosmarino), bigodini, cucchiai di metallo, mazzi di chiavi, barattolini sigillati contenenti, riso, fagioli, ghiaia, fischietti con pallina, coperchi di metallo, palline di stagnola, scatole di cartone, cilindri di cartone(da carta cucina ecc.), portauova di cartone, mollette di legno da bucato.
Chiara Grande, Nido Famiglia “Scarabocchiando a casa di Chiara”, San Lazzaro di Savena (BO)