“[…] un mendicante se ne stava seduto sul ciglio di una strada da più di trent’anni. Un giorno un tale gli passò accanto. «Hai qualche spicciolo?» mormorò il mendicante, […]. «Non ho niente da darti» rispose lo sconosciuto. Poi chiese: «Su cosa sei seduto?». «Non è niente» rispose il mendicante, «solo una vecchia scatola. Ci sono seduto sopra da sempre». «Non hai mai guardato dentro?» chiese lo sconosciuto. «No», disse il mendicante, «A che pro? Tanto non c’è niente dentro». «Dacci un’occhiata», insistette lo sconosciuto. Il mendicante riuscì a sollevare il coperchio e con meraviglia, incredulità e gioia vide che la scatola era piena d’oro.”
In questo articolo proverò a dare riposta ad alcune domande che mi sto ponendo oggi, in fase di restrizioni imposte per motivi sanitari dovuti al Coronavirus.
Le domande riguardano l’incontro con i nostri valori profondi. Il mio riferimento per le risposte è la visione di persona proposta nell'ambito della Psicologia Umanista, fondata sulla concezione positiva di essere umano, la tenenza al compimento dei talenti.
1. Questo periodo è propizio ad un reale incontro coi propri valori profondi? Tutte le situazioni che viviamo, nei nostri ruoli lavorativi e sociali, o semplicemente mentre ascoltiamo i virologi e i politici in tv, quando puliamo la verdura per la cena, ci chiedono di prendere una posizione consapevole sulle cose.
Per farlo pienamente possiamo iniziare a chiederci: “in questo momento, quali sono i grandi sassi nella mia vita?”
Le risposte possono essere diverse, ognuno dà la sua o le sue: ad esempio l’amore per la famiglia, la salute, la ricchezza, il vivere in armonia con la natura…
Quello che stiamo vivendo è un periodo di immobilità esteriore, dato che non possiamo muoverci da casa, e ne avvertiamo il forte vincolo; ma è anche un periodo di possibilità interiori. Possiamo ad esempio osservarci e smantellare tante sovrastrutture che non ci appartengono più, che non ci somigliano più, in breve possiamo pulire il make-up più o meno riuscito alla nostra parte più vera.
Avere cognizione di quelli che sono i nostri grandi sassi fa sì che la quotidianità assuma un significato nuovo. Da qui l’ammonimento del saggio protagonista della storiella di ispirazione gurdjeffiana: se si dà la precedenza alla graniglia e alla sabbia riempiremo la vita di cose irrilevanti, senza avere tempo da consacrare agli elementi importanti della vita.
È curioso notare che ora più che mai è presente una sovrabbondanza di attività, soprattutto online, via social, tramite whatsapp, che ci distraggono dal lavoro di scoperta che possiamo fare dentro di noi.
Allora alcune semplici situazioni sono esempi di come tornare alle cose importanti nella attuale vita quotidiana:
- le occasioni di uscita per la spesa diventano momenti per apprezzare il gusto di una chiacchiera senza bisogno di aggiungere altri bisogni, quali ottenere qualcosa dall’altro, essere approvati, fare un buon lavoro;
- alcuni oggetti inservibili vengono destinati ad altre destinazioni o usi possibili (mercatino dell’usato, cantina, dono a qualcuno) e lasciano uno spazio libero per nuove trasformazioni della casa e un rinnovamento generale;
- gli esperimenti in cucina, il disegno, la scrittura, il gioco sono occasioni che danno possibilità di esprimersi al di là dei risultati artistici, del risultato competitivo o del successo ottenuto;
- le foto di famiglia sfogliate con attenzione onorano chi non c’è più consentono di riflettere su come eravamo, e su cosa desideriamo oggi;
- i momenti di rabbia, di impotenza, di ansia e di sconforto, amplificati, ma vissuti senza esserne totalmente preda, ci ricordano che siamo altro da questo, e che possiamo non essere identificati con loro.
2. Nella nuova normalità che seguirà il periodo di restrizione, quali potranno essere le nuove modalità di incontro con sé stessi, per coltivare il contatto con il sé profondo?
La specificità di questo tempo ci invita a coltivare ora e in futuro l’espressione creativa: dove l’espressione creativa sorge dall’incontro coi nostri nuclei valoriali, e si nota ad esempio quando ci dedichiamo a qualcosa con cura, attenzione, centratura: il tempo vola, con gusto, gioia e senso di realizzazione.
Nella nuova normalità non cambieranno le modalità di incontro con la parte più profonda di noi, al contrario saranno più frequenti, più ricercate.
Forse non aspetteremo più il corso di mindfullness del sabato per recuperare energie, rimandando ad un momento solo apparentemente definito, il nostro bisogno di “ricarica” e profondità che avvertiamo ora, adesso.
Forse faremo nostro l’invito a smettere di fare-fare-fare, prendendoci del tempo per riposare, godere della rigenerazione di corpo, mentre “mente scimmia” tace.
Forse cominceremo più spesso a ricordarci di noi, a osservare le nostre reazioni, le emozioni, i giudizi e le convinzioni limitanti che la mente crea.
Forse ci dedicheremo ad inventare nuovi modi di lavorare, di collaborare, di apprendere, sostenendoci a vicenda e lasciando la competizione ai tornei sportivi.
3. Quali saranno i grandi sassi?
La concezione positiva di essere umano e la annessa tendenza alla realizzazione dei propri talenti, ci dà un messaggio di profonda libertà di “diventare”, nella direzione dell’attuazione di un disegno personale originale. Se, nel profondo del nostro animo vi è un animo divino, il percorso può andare oltre l’autorealizzazione personale, “oltre i confini”, verso i nostri bisogni profondi, verso una realtà più grande, la totalità.
Lo stato di grazia originario può essere presente anche ora, ai tempi del post Coronavirus, nel momento in cui, a contatto con i nuclei più profondi del sé, siamo a contatto con l’universo intero.
Forse è possibile pensare che non ci siano grandi sassi uguali per tutti, ma solo un grande sasso che prende diverse forme, riconducibile a quello che racchiude la frase “scoprire e manifestare il proprio sé”.
Anche noi siamo mendicanti seduti su una scatola piena d’oro.
Paola Barzaghi
Bibliografia
Maslow, A. H. (1968). Verso una psicologia dell'essere. Astrolabio - Ubaldini Editore.
Rogers, C. R. (1980). Un modo di essere. G. Martinelli Editore.
Tolle, E. (2005). Il potere di adesso. Una guida all’illuminazione spirituale. Rimini: My Life.
Wilber, K. (1981). Oltre i confini. La dimensione transpersonale in psicologia. Cittadella Editrice.