I laboratori sullo spazio e la costruzione dei giochi realizzati nel percorso frequentato di atelierista dei linguaggi espressivi mi hanno dato tantissimi suggerimenti per sperimentarmi, con l’aggiunta di un po’ di inventiva, nel riciclaggio di oggetti quotidiani.
E se i nostri occhi imparano a indossare queste lenti, anche i bambini, che spesso ci insegnano tanto, vedranno i molteplici utilizzi degli oggetti, potenziando la loro creatività.
Questa non è la prima pista che costruisco, ma forse è quella più speciale perché nella realizzazione ho coinvolto Andrea, mio figlio di 3 anni. Abbiamo comprato insieme il materiale, lui ha scelto il giallo per i sassolini, io invece ho scelto colori più naturali. Andrea ha collaborato nell'incollaggio la pista e nella pittura delle varie parti: ha compreso i vari passaggi, dal progetto alla realizzazione; ha pazientemente atteso l’asciugatura, ha seguito le varie pennellate: prima, durante e dopo… passaggi fondamentali per l’acquisizione del senso tempo.
Per l’idea e la forma della pista ho preso spunto da un portariviste in legno: mettendolo in orizzontale funge da sostegno e le parti vuote (dove normalmente andrebbero i giornali) sono i garage per le macchinine!
La sua forma sinuosa ha dato poi armonia a tutta la pista, che altrimenti sarebbe stata troppo squadrata.
PROCEDIMENTO
Adagiate su un piano comodo il pezzo di compensato. Posate in direzione dei quattro angoli di compensato i quattro portariviste, in modo da avere l’apertura rivolta verso l’esterno (come da foto).
Ricordatevi sempre di lavorare con comodità, posando il tutto su un tavolo e non per terra. La posizione renderebbe scomodo un lavoro molto divertente… Segnate con la matita la parte in eccesso. Tagliarla, ma non buttarla via. Capovolgete il tutto e attaccate il portariviste con la colla vinilica. Prima ho attaccato tutta la pista, poi col collaprene i ritagli di erba sparpagliati.
La terra è esattamente quella che si trova nelle piante sul vostro balcone. Se le piante sono morte (perché non avete un pollice verde)... beh la terra vi sarà sempre utile per questo lavoro o altro: basterà mischiarlo in una ciotola con colla vinilica e fissativo e spalmarlo con una spatola direttamente sul legno.
Quindi, prendete una ciotola, inserite i sassolini, mischiateli con vinavil e un cucchiaio grande di fissativo fino a ricoprirli. Stenderli sul legno (la colla diventa trasparente con l’asciugatura). Seguire lo stesso procedimento per il terriccio.
Ho utilizzato lo specchietto di una vecchia trousse per il laghetto al centro. Non è necessario essere precisi durante la costruzione... dove c’erano buchi e imperfezioni ho corretto con fili d’erba o con ritocchi di acrilico. L’effetto finale della pista sarà sorprendente anche in caso di imperfezioni…basterà solo fare le cose con calma e non avere fretta di concludere il progetto.
In un pentolino mescolare insieme, zucchero, l’amido di mais e acqua a fuoco medio. Il dosaggio può variare al fine di proporre esperienze manipolative diverse (più o meno consistenti). Si aggiunge poi il colorante alimentare.
Si ricorda anche la valenza simbolica che possiede il movimento della macchina: va e torna…
come la mamma che va, ritorna e non sparisce, insomma sempre in pista!.
RIEPILOGANDO.....IL MATERIALE OCCORRENTE!
- Foglio di compensato (100x80 cm)
- Colla vinilica
- Fissativo
- Terra
- Un pezzo di prato finto (oppure ritagli di stoffa verde)
- Pista per trenini in legno, reperibile facilmente nei negozi che producono giocattoli in legno (il legno è stato scelto per la sua qualità di comunicare un certo suono e un certo colore al tatto)
- Sassolini
- Adesivo a contatto universale (Collaprene)
- Portariviste in legno
- Colori acrilici
- Pennello, cutter, forbici
- Seghetto alternativo
Tiberia Gadaleta
Articolo comparso su Educare03, 2015, n. 2