Prima tappa: materiali di recupero e... la tempera di Pollock
Pesciolino Codino è stanco di vivere tutto solo in una grande fondata di città: è talmente triste che la sua bellissima codina è diventata grigia! Allora prende coraggio e... PLUF! Fa un grande salto e si ritrova dentro a un'immensa pozzanghera blu: qui non ci sono amici, ma almeno si guarda intorno... Le macchine, i semafori, le case: quanti colori e quante forme diverse!
I bambini hanno realizzato il mare di Codino in due diversi modi: dipingendo utilizzando materiali di recupero e utilizzando la tecnica di Pollock, detta "dripping" (lasciar sgocciolare il pennello, dopo averlo intinto nella tempera molto liquida).
Seconda tappa: luci e ombre... con le forme di Mirò
Pesciolino Codino salta dalla pozzanghera dentro a un tombino: "che puzza qui dentro, non ci possono essere degli amici!". Nuova veloce e... si ritrova in un fiumiciattolo, illuminato dalla luce di brillantissime stelline e una grande, grandissima e luminosa luna: che meraviglia!
Codino attraversa l'oscurità del tombino per poi trovarsi sotto la luce della luna e delle stelle: i bambini hanno esplorato la luce e il buio con torce, stelline fluorescenti, tavoli luminosi, proiettore... e hanno giocato con le forme buffe e bizzarse del pittore Joan Mirò.
Terza tappa: creta, materiali naturali e... la carta di Matisse
Quarta tappa: l'acqua e... la sirena di Nizovtsev
Quinta tappa: conclusione
Per leggere tutta la storia di Codino e le attività proposte, puoi scaricare l'intero articolo gratuitamente da Educare03, 2017, n. 1.
Eleonora Rita Feroce